Le reti colorate sul molo di Poros |
Ma poi, già che c'ero ne ho approfittato per chiedergli una dritta su una buona taverna greca, e lui, gentilissimo, mia ha consigliato una certa taverna Sunset, a Poros. Così finito il bagno, ancora coi capelli bagnati ci siamo avviati alla ricerca di questo posto. Peccato che fosse piuttosto tardi per il pranzo: quando sono entrata nel locale, il simpatico proprietario dormiva beatamente sul divano al centro della sala, con tanto di copertina!
Però si è svegliato e ci ha portato subito il menù: un quaderno di scuola scritto a mano, in greco e in un approssimativo e divertente inglese. E ci ha portato anche il pesce dalla cucina, per farcelo scegliere. Cosa che ci è sembrata una buona idea, meglio di tante parole.
Dopo poco sulla nostra tavola sono comparsi:
Pesci locali, a Cefalonia |
Dopo poco sulla nostra tavola sono comparsi:
- un ottimo pane pita, gustosamente condito con pomodoro, aglio, olio e il profumatissimo origano greco.
- un meraviglioso piatto di verdure fritte (melanzane, peperoni e polpette di zucchine)
- e soprattutto una varietà locale di sgombro, con gli occhioni (Marco mi ha spiegato che è un adattamento alla vita in profondità, dove arriva poca luce). Il pesce era aperto a libro e cotto sulla brace, con tutti i suoi bei budellini ben spalmati sopra. Cosa che a dirla fa impressione ma inveceera buonissimo.
Il tutto accompagnato da un buon vino bianco.
E per finire (che ci dispiaceva andare via) abbiamo preso lo yogurt greco con un agrume di produzione propria (coltivato dalla moglie del cuoco dormiglione). Fiabesco!
Confusi e felici, siamo usciti dalla taverna e ci siamo avviati alla macchina. Ma appena fuori abbiamo notato un'indicazione per la taverna Sunset (che dunque non era affatto quella appena visitata!). Ho guardato il nome sulla ricevuta dell'(irrisorio) conto e: TAVERNA AGRAPIDOS (Poros, Kefalonia). E allora arrivederci Agrapidos, che un pesce così davvero non lo avevamo mai mangiato!