Translate

lunedì 28 aprile 2014

Di necessità, virtù e fantasia

Di necessità, virtù e fantasia

Detesto cordialmente i supermercati, gli ipermercati, i discount, i centri commerciali. 
E invece mi piacciono i mercati e i piccoli negozi, meglio se a conduzione familiare e con prodotti a km zero. 
"E' perchè lei ha del tempo da perdere!" mi dice sempre qualcuno. Sarà. Ma ci sono modi peggiori per perdere il proprio tempo e comunque in questi posti si impara sempre qualcosa.

Per esempio: oggi dal mio contadino - verduraio di fiducia ho preso i ravanelli: "Guardi che le foglie si mangiano". Per esserne sicura ho chiesto  alla mia amica indiana - nepalese, che mi regala preziosi consigli nel suo sommario e comico italiano. Da loro queste foglie si cuociono brevemente e poi si ripassano con aglio e cipolla. Ho cercato anche su internet, perchè non si sa mai.






Poi: ho cotto le foglie dei ravanelli e le ho usate, insieme a fiori di zucca e gambi di cipolla, per fare uno sformato.
Tutto quello che ho usato in questa ricetta, a parte l'uovo, sarebbe finito nel bidone dell'umido.

Non sono mica la prima a fare queste scoperte. Tra l'altro molti integratori sono prodotti proprio a partire da materiali di scarto dell'industria alimentare: la crusca, il gambo di ananas, il chitosano, il baccello di fagiolo....... Tutte cose che puoi comprare i erboristeria ......

Da quando è iniziata la crisi ho imparato a non buttare:
le foglie delle barbe rosse e del cavolfiore, il gambo dei broccoli, le uova della sogliola (nella pasta: buonissima!), le foglie dei capperi (si usa a Cefalonia), i baccelli dei piselli (prima che maturino: imparato in Olanda). 


Se qualcosa viene particolarmente bene poi lo riciclo anche in una altro modo: lo consiglio ai miei pazienti, almeno a quelli di larghe vedute, che per fortuna non sono pochi. La nutrizionista ai tempi della crisi.


Ora: non dico che questo farà risalire il PIL, risolverà il problema dell'inquinamento e nemmeno mi farà risparmiare più di tanto (quello che risparmio in cucina lo spendo poi al ristorante, perche mi piacciono anche quelli). Ma in questo modo mi sento più persona che consumatore. E scusate se è poco......

Nessun commento:

Posta un commento

commento