
La vitamina Del sole
Tuorlo d'uovo, aringa e salmone: che cosa hanno in comune questi 3 alimenti? Sono molto ricchi di vitamina D, e sono tra le poche fonti alimentari di questa preziosa molecola.
Sono anche tutti e tre ricchi di grassi, e molto energetici. Infatti la vitamina D è lipofila, cioè si deposita nei tessuti grassi.
Assumerne una quantità adeguata con l'alimentazione non è facile, ma per fortuna ci pensa il sole: i raggi UVB catalizzano la sintesi di vitamina nella nostra epidermide. E noi possiamo evitare di mangiare aringhe, se non ci piacciono, o olio di fegato di merluzzo.
Durante l'estate, noi accumuliamo grandi quantità di vitamina che poi ci basta per i mesi successivi.
A patto di non usare troppe creme solari. Di non essere obesi o di pelle scura. O sempre che non piova tutta l'estate, come quest'anno.

Il ruolo di questa vitamina non è limitato, si fa per dire, alla mineralizzazione dello scheletro, ma riguarda praticamente tutti i nostri tessuti ed organi. Non per nulla è stato proposto il termine di ormone D, più indicato rispetto a vitamina.
E non a caso in alcuni paesi (USA per primi) si fortificano gli alimenti con vitamina D.
In Europa questo non si usa molto, preferendo l'impiego di integratori alimentari.
Ma c'è un sistema ancora più semplice (e piacevole) di aumentare i nostri livelli di ormone D durante l'inverno: il solarium! La lampada trifacciale, o meglio la doccia, così la pelle del viso non invecchierà mentre cerchiamo di mantenere in forma muscoli e ossa.
E' facile.
Proviamo.
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