Translate

giovedì 2 gennaio 2014

Se mi metto a dieta divento anoressica??

Se mi metto a dieta divento anoressica???
E’ opinione diffusa che il seguire una dieta dimagrante sia un comportamento a rischio che può provocare, in soggetti predisposti, l’instaurarsi di un disturbo del comportamento alimentare di tipo anoressico o bulimico.
In effetti le persone sottoposte a una dieta ipocalorica hanno molte caratteristiche in comune con chi soffre di DCA .La biologia della restrizione calorica nell’uomo è stata descritta  negli anni ’50 dall’esperimento condotto da Ancel Keys, noto come esperimento del Minnesota.  In tale studio 36 uomini giovani e in buone condizioni di salute sono stati sottoposti ad un regime alimentare ipocalorico bilanciato che apportava circa la metà del loro fabbisogno energetico stimato, per un periodo di 6 mesi. Durante lo stesso periodo furono monitorati i cambiamenti fisici e psicologici provocati dalla dieta. I soggetti persero circa il 25% del loro peso corporeo e andarono incontro a reazioni fisiche, psicologiche e comportamentali drammatiche.

  • Insonnia e disturbi del sonno
  • Astenia e ipotermia
  • Disturbi gastrointestinali
  • Ridotto metabolismo basale e ridotta capacità di compiere un lavoro fisico
  • Ossessiva preoccupazione nei confronti del cibo, collezione di ricette, libri di cucina
  • Abitudine di preparare di piatti gustosi ed elaborati riservati a familiari e amici
  • Abuso di spezie, aceto e limone
  • Eccessivo consumo di caffè, tè e bevande bollenti.
  • Abuso di caramelle e gomme da masticare
  • Perdita di controllo nell’alimentazione, fino all’abbuffata


Queste reazioni sono comuni ai dieters e ai soggetti che presentano disturbi del comportamento alimentare e in entrambi i casi sono legate alla deprivazione calorica.  Questo insieme di cambiamenti può essere interpretato come una risposta adattativa dell’organismo alla scarsità di nutrimento.

D’altra parte, in ambiente medico si prescrivono abitualmente diete con apporto calorico simile a quello assunto dai volontari del Minnesota, per il trattamento del sovrappeso e dell’obesità, condizioni che non possono essere trascurate. Per far dimagrire un paziente è necessario imporre un deficit energetico che si realizza  con una diminuzione delle entrate energetiche ed un aumento delle uscite.

Si pone quindi il problema di come ottenere questo obiettivo senza provocare nel paziente reazioni avverse come l’anoressia e la bulimia.

Nessun commento:

Posta un commento

commento